Scrivo questo articolo per parlare di un problema che molto spesso è fonte di stress per i proprietari di abitazioni e, più in generale, di edfici. Mi riferisco all’umidità. Spero le informazioni riportate qui sotto, che ho redatto personalmente, possano tornarvi utili, ed essere anche di riferimento a quanti fra di voi (costruttori edili) debbano fare i conti con questo problema.
SE C’E’ L’UMIDITA’ DI RISALITA
Quando le mura sono a contatto col terreno
L’umidità di risalita o umidità da risalita capillare è un problema spesso presente in molte case che hanno mura non adeguatamente impermeabilizzate al contatto con il terreno. Le manifestazioni dell’ umidità di risalita si notano con muri umidi al tatto, il distacco della pittura, le crepe e il distacco dell’intonaco, le efflorescenze saline, le muffe nella parte bassa dei muri, l’umidità relativa nell’aria molto alta e un forte odore di muffa negli ambienti. L’umidità di risalita capillare danneggia i muri, quindi la vostra casa e la qualità della vita all’interno di essa.
Le conseguenze dell’umidità di risalita
Alcune case sono spesso umide perché mancanti di adeguate impermeabilizzazioni tra muro e terreno. Ciò permette all’acqua contenuta nel terreno di risalire all’interno dei muri raggiungendo altezze anche superiori ai 2 metri. Il motivo per cui l’acqua sale nei muri è legato ad un noto fenomeno fisico di attrazione fra cariche opposte. Il vero motore della risalita dell’umidità è la differenza di potenziale che esiste fra il muro e il terreno: il muro ha carica negativa, il terreno ha carica positiva. La concausa di tale situazione con una mancanza di isolamento instaura nella muratura una migrazione preferenziale verso l’alto degli ioni in eccesso nella soluzione acquosa del terreno, con un effetto di trascinamento verso l’alto di altri ioni e di acqua. L’umidità risale sui muri perchè le molecole d’acqua, si dispongono tutt’attorno agli ioni trattenute da residui di carica elettrica: quando uno ione migra trascina con se tutte le molecole d’acqua che lo attorniano.
L’evaporazione dell’acqua
Quando si raggiunge un determinato equilibrio all’interno della muratura umida, sulla superficie della muratura comincia l’evaporazione dell’acqua proveniente dal terreno generando umidità in eccesso all’ interno degli ambienti. Inoltre, i sali contenuti nell’acqua passeranno dallo stato liquido a quello solido, aumentando progressivamente di volume e formando dei cristalli che contengono quantità maggiori o minori di acqua di cristallizzazione, che si espanderanno di volume fino a creare un continuo sbriciolamento e distacco (dicesi scoppio) dell’intonaco, o più in generale, delle parti più superficiali della muratura, depositandosi sotto forma di salnitro.
Cosa accade se non si interviene tempestivamente?
Bene o male, se state consultando questa pagina, sarete a conoscenza di tutte le problematiche relative all’umidità, poichè ne starete subendo gli effetti. Ciò che è possibile fare, e si dovrebbe fare, è una progressiva eliminazione di tutti i seguenti fattori, inevitabili in caso di mancato intervento:
- La vostra casa perderà il valore di anno in anno
- Alti livelli di umidità metteranno a dura prova il vostro fisico
- Muffe e funghi pericolosi per la salute si svilupperanno
- L’odore di muffa diventerà insopportabile
- I muri umidi disperdono il calore interno facendolo uscire
- Le spese di riscaldamento aumenteranno in modo sostanziale
- Progressivo danneggiamento dei materiali di costruzione
COME INTERVENIRE PER RISOLVERE IL PROBLEMA?
Ci sono vari modi per intervenire a riguardo, ma ovviamente non tutti danno gli stessi risultati.
1° – OSMOSI INVERSA: questo sistema viene prevalentemente usato per opere pubbliche, musei, ecc… L’invasività è scarsa. Attraverso appositi sopralluoghi, effettuati da tecnici competenti in materia, vengono installate delle apparecchiature sulle murature le quali, invertendo le polarità fra terreno e murature, comprimono l’umidità di risalita verso il basso fino al livello desiderato. I risultati sono buoni ma non a buon prezzo. Questo è uno dei motivi per il quale viene applicato prevalentemente ad opere pubbliche.
2° – INIEZIONI DI RESINA: questo sistema viene applicato con efficacia nell’edilizia sia pubblica che privata. A differenza del sistema precedente, esso implica una invasività d’intervento maggiore. Le fasi applicative consistono nell’eseguire nelle murature interessate dal fenomeno una serie di fori ad intervalli di circa 20 cm l’uno dall’altro, disposti su almeno 2 file orizzontali con verticale decentrata. I fori devono essere lievemente inclinati verso il basso ed avere profondità di circa 2/3 dello spessore del muro. All’interno dei fori dovranno essere inserite delle apposite cannucce ricurve verso l’alto, collegate ognuna ad apposito contenitore di resina epossidica. Tali contenitori dovranno essere monitorati saltuariamente sino alla completa inibizione delle murature, determinandone l’impermeabilizzazione. La saturazione delle murature avverrà in ragione del tipo di muri che si stanno trattando: tufo, pietra, cemento. Naturalmente, per i laterizi questo sistema non è indicato visto che gli stessi sono forati e, pertanto, la resina andrebbe in dispersione.
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• TAGLIO MECCANICO
Consiste nel taglio soprattutto orizzontale, e per l’intero spessore delle murature, tramite apposite seghe meccaniche a catena, nonché nell’introduzione di lamine metalliche o lastre di materiale sintetico per la lunghezza della fessura. Si completa l’intervento con sigillature eseguite con prodotti epossidici o con malte colabili. È un intervento risolutivo come sbarramento alla risalita capillare ma in alcuni casi può compromettere la staticità degli edifici.
• SISTEMA «CUCI E SCUCI»
Questa tecnica antica è stata introdotta dai Veneziani, che erano soliti risanare le strutture invase da umidità aprendovi delle brecce alla base ove inserivano come strato impermeabilizzante una lamina di piombo. Dopo di che la muratura demolita veniva ricostruita con nuovi mattoni. In tempi successivi si ripeteva l’operazione su tutto il perimetro dell’edificio ottenendo buoni risultati. Questa tecnica, oggi troppo costosa e lenta viene usata soltanto in casi particolari.
• SIFONAGGIO O DRENAGGIO
Consiste nell’inserimento all’interno della muratura umida di particolari tubi che aumentando l’aerazione facilitano lo smaltimento dell’umidità. La frequenza dei fori è di circa 50 cm fra l’uno e l’altro. È un sistema veloce e abbastanza economico, non sufficiente comunque a risolvere radicalmente il problema.
• INTONACI DEUMIDIFICANTI
Si tratta di intonaci macroporosi per il risanamento dell’umidità di risalita capillare. Il meccanismo di evaporazione verte sulla notevole superficie specifica creata dai pori all’interno dell’intonaco. Tale superficie è maggiore di venti volte la superficie specifica di un intonaco cementizio normale. Questa condizione permette all’intonaco di far evaporare l’acqua di umidità da risalita capillare con una velocità maggiore rispetto alla velocità di umidificazione. Altra importante caratteristica è il basso assorbimento d’acqua e la compatibilità fisico-chimica con i supporti in murature antiche.
Nota Bene. L’intonaco deumidificante è un sistema naturale ed economico che non trova controindicazioni e può essere usato sempre, anche in abbinamento
agli altri sistemi. Le murature intonacate da risanare, si trovano sempre in condizioni pessime e richiedono l’abbattimento dell’intonaco. A questo punto l’incidenza dei costi dell’intervento, tra una soluzione con un normale intonaco e un intonaco speciale deumidificante, diventa trascurabile.
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